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L ' ombra della luce
Luogo
Vicenza
Data
2025
Dimensioni
70 × 50 × 8 cm
“L’ombra della luce” è un’opera che nasce da una frattura interiore e dalla volontà di attraversarla.
Ho lavorato l’alluminio come un territorio vivo, da incidere e trasformare. In questo lavoro, la materia riflette la mia esperienza: segnata, attraversata, ma resa capace proprio da quel passaggio oscuro di accogliere una luce nuova, più profonda e vera.
L’opera si sviluppa orizzontalmente (70 × 50 × 8 cm) e presenta una composizione stratificata, tanto simbolica quanto tecnica. Al centro, una faglia profonda incisa a mano attraversa la superficie: da questa spaccatura si sprigiona vapore reale, prodotto da un nebulizzatore collegato a un caricabatterie USB, completamente nascosto alla base della struttura cava in alluminio. Il vapore, accompagnato da una fragranza impalpabile, sale lentamente e modifica la percezione dello spazio. Una presenza effimera che nasce da una ferita e si dissolve nel silenzio.
La parte inferiore rappresenta una terra arida e fessurata, realizzata con rilievi a bulino su lastra sottile, senza l’uso di martelli né punzoni. La parte superiore raffigura un cielo tenue, creato con leggere velature acriliche direttamente sull’alluminio, successivamente ricoperte da resina epossidica, così come la faglia, per esaltarne la profondità e la luce. Non c’è separazione netta: la frattura diventa passaggio, la ferita si trasforma in rivelazione.
Incisioni, rilievi, colori, vapore, luce e materia concorrono a formare un paesaggio interiore. Ogni elemento ha una funzione essenziale: non c’è decorazione superflua, ma una ricerca di senso, condensata nel segno.
Sul lato lungo dell’opera è stata inserita una piccola targa in alluminio incisa a mano che riporta il titolo dell’opera: “L’ombra della luce”.
Il titolo è un omaggio sentito a Franco Battiato, artista che ha accompagnato i momenti più profondi e trasformativi del mio percorso. “L’ombra della luce” è l’espressione che meglio rappresenta la mia intenzione: non raccontare solo un confine tra ombra e luce, ma il momento prezioso e raro in cui, proprio attraversando l’ombra, l’essere umano può rinascere a una luce interiore nuova: piena, consapevole, e finalmente libera.
Un’opera che non nasconde le crepe, ma le rende essenziali.
Un lavoro che respira. E che mi rappresenta pienamente.
Struttura: l’opera è montata su un parallelepipedo cavo in alluminio, tagliato obliquamente in corrispondenza della faglia.
Tecnica: Sbalzo e cesello eseguiti a mano su alluminio da 0,2 mm. senza uso di punzoni né battitura meccanica.
Colore: la parte superiore è trattata con velature acriliche sfumate, poi sigillata per consentire la colata protettiva in resina.
Vapore: un piccolo nebulizzatore, nascosto all’interno della struttura cava, è attivabile tramite alimentazione USB invisibile. Genera vapore reale, accompagnato, se desiderato, da una leggera fragranza rimovibile.
Libretto: Accanto all’opera, un piccolo diario in alluminio accompagna lo spettatore come traccia emotiva e simbolica.
È composto da quattro lastre metalliche incise a mano, collegate da un anello.
1. Miniatura dell’opera: una visione sintetica del paesaggio inciso.
2. Terra: "Le mie ferite scolpite”, la materia arida e incisa trattiene la memoria del dolore.
3. Faglia: “La mia forza silenziosa”, dalla frattura sale una presenza invisibile e viva.
4. Cielo: “La luce mi ha dato pace”, l’ascesa, la quiete, il sollievo.
Ogni pagina è un passaggio. Non si tratta di una didascalia, ma di un percorso simbolico parallelo all’opera: un diario inciso, da sfogliare come si attraversa un’emozione.